Daria alla prova del 9

Da Nanni Moretti (per molti, guarda caso, un “intimo visionario”) a Visionnaire, questo è il cammino di Daria Triolo nel mondo della comunicazione, un percorso contrassegnato da lunghe relazioni e con il 9 come numero ricorrente

Da Roma, sua città natale, a Milano, la capitale del design e del luxury, una Milano ancora un po’ “da bere” che accoglie tra i tanti gotha, anche quello dei media, uno dei target di riferimento per chi si occupa di comunicazione.

9 anni di cinema d’autore tra Cinecittà e Sacher Film, 9 anni di design d’autore in Moroso e adesso approdata in Visionnaire, azienda del luxury d’autore: il bisogno di contenuti aldilà delle forme è il file rouge del cammino professionale di Daria Triolo. Un cammino fatto di relazioni lunghe, esperienze stabili, di approfondimenti e di conoscenza.
Il cambiamento – anche quello più profondo – risiede nel DNA dei lavoratori curiosi: l’arrivo in Visionnaire, azienda fresca di una piccola rivoluzione del management – proporrà a Daria scenari ben differenti, tanta attività legata al project con un total living dallo stile ben differente da quelli con cui aveva a che fare fino a pochi giorni fa.

Siamo a Milano, la città della Design Week più importante del mondo, la città del Salone del Mobile, il luogo che trasforma l’arredamento in una materia molto cinematografica, sia nella sostanza che nelle modalità di proposta: i 9 anni di Daria Triolo con Nanni Moretti non saranno probabilmente solo un gran bel ricordo, ma ragionevolmente uno strumento.
Per altri (almeno) 9 anni.