Il rigore esecutivo delle nuove lampade Nahoor

Non sono semplici sorgenti di luce le lampade presentate da Nahoor nell’area Pure di Imm Cologne, che quest’anno ha dedicato particolare rilevanza a tutte le sfumature del mondo della luce, ma elementi progettuali fondamentali, in grado di definire ambienti e atmosfere.

Trait d’union di tutte le proposte rimane lo studio degli elementi costruttivi primari: forme semplici ed essenziali, improntate a un accentuato rigore esecutivo e articolate in strutture modulari e composizioni seriali, che ribadiscono un’estetica dove la matrice formale geometrica è protagonista.

Così Chilum, agile e flessibile, un corpo illuminante che, nella versione da tavolo, da terra, da parete o a sospensione, conferisce una nuova elasticità alla luce; o Eleda, dove la superficie, anche grazie all’uso sapiente del vetro di Murano,  sfavilla di riflessi dorati che abbracciano la purezza della luce in una inquadratura perfetta; e poi Iscar, affascinante incastro di strutture per un equilibrio creativo tra diverse dimensioni di luci; Kira, dove il nucleo luminoso si sostiene di una lunga preziosa “fibra” per diffondersi nello spazio; May, sottile ed elegante rettilineo a sospensione che segna il percorso di un raggio di luce che si diffonde spezzando l’omogeneità dello spazio; e Newi, dove il volume lavora con la magia della luce opalescente tessendo i contorni di ambienti sempre nuovi.

Nuovi prodotti che si presentano come variazioni di forme pure e semplici, caratterizzati da un cromatismo che richiama quello dei materiali utilizzati grazie al sapiente lavoro degli artigiani. Una gamma di proposte che conferma l’unicità di ogni singola lampada, e che da Colonia dà appuntamento a Maison&Objet Paris