Villa Blanc, tra un esame e l’altro

Realizzata a Roma su committenza del Barone Alberto Blanc, Ministro degli Affari Esteri per il Gabinetto Crispi, Villa Blanc è un gioiello dell’eclettismo fin de siècle, immersa in un parco di interesse monumentale di circa 39.000 m² insieme a sei edifici minori e alcune serre. La prima ristrutturazione ad averlo reso luogo di pregio artistico e architettonico, nonché precorritore dello stile Liberty, risale al 1898 su disegno dell’architetto Giacomo Boni e dell’ingegnere Umberto Mora, entrambi sperimentatori nelle nuove tecniche di lavorazione di materiali tradizionali quali ferro, ghisa, legno, ceramica, marmo e granito.

Dopo numerosi passaggi di proprietà e controversi tentativi di lottizzazione, nel 1997, Villa Blanc viene acquistata all’asta dalla LUISS Business School, che avvia nel 2011 la ristrutturazione sotto la direzione dell’architetto Massimo Picciotto. L’intervento riguarda anche il parco che, come lo stabile, è stato oggetto per oltre un secolo di degrado, abbandono, sporcizia, lenta e inesorabile spoliazione dei suoi tesori. I lavori sono durati 5 anni e hanno previsto importanti interventi a livello strutturale, oltre a un sapiente recupero artistico degli ambienti secondo le prescrizioni delle Soprintendenze.

Lo studio romano XOffice si è occupato della progettazione e della realizzazione degli interni, reinterpretati alla luce della nuova destinazione didattica. Tutti gli ambienti sono stati allestiti con mobili Thonet. Le classiche sedute cantilever di tubulare d’acciaio S 64 di Marcel Breuer, disegnate nel 1929 e divenute emblema del Bauhaus, sono state personalizzate con rivestimento Kvadrat® colore azzurro e braccioli in rovere massello, per riprendere con eleganza gli elementi cromatici e decorativi dell’Aula Magna. Mentre comuni a tutte le aule, e in tema con i raffinati gessi, i tavoli del sistema modulare A 1700 Evolution di Uwe Sommerlade partecipano in dimensioni e forme ad hoc, con finiture in rovere massello e melaminico Resopal®.