Rebel and Poet: Vitra racconta Ettore Sottsass

Una figura inconfondibile nella storia del design del XX secolo, una delle più significative e anticonformiste: un ribelle e un poeta che ha arricchito il nostro quotidiano e che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni. Ettore Sottsass viene celebrato da Vitra con la mostra “Rebel and Poet”, inaugurata il 13 luglio con Aldo Cibic e aperta fino al 24 settembre, allestita nello Schaudepot del Vitra Design Museum di Weil Am Rhein, in Germania.

Una lunga carriera quella del designer austriaco-italiano, nota per i progetti per la Olivetti e per le sculture poetiche e minimaliste, oltre che per i mobili progettati per il gruppo Memphis, che fecero furore negli anni 80 e furono innovatori nel linguaggio formale del design postmoderno. Un’attività intensa, che lascia in eredità un insieme di opere affascinanti rappresentate da molti oggetti nel museo di design di Vitra.

La mostra illustra questo sviluppo con opere chiave che risalgono ai periodi precedenti come per esempio il sofa Califfo (1964), il comò cubirolo (1966-67) e pezzi dalla serie mobili grigi (1970) per Poltronova, o con oggetti più rari come la sedia tappeto volante (1974), dove è rappresentata l’apparente leggerezza con cui unisce la cultura pop e la spiritualità dell’era hippie. Oggetti come la seggiolina da pranzo (1979-80) per Alchimia e altri oggetti Memphis, che mostrano come Sottsass arrivò a un linguaggio formale unico.

La mostra è completata da numerosi testi poetico-letterari scritti dal designer stesso: le fotografie tratte dalla serie metafore (1972-1979) sottolineano la ricerca di sensatezza e di risposte alle domande fondamentali della produzione e mostrano che l’interesse di Sottsass per la spiritualità e per le culture arcaiche divenne una diretta fonte di ispirazione per la creazione dei suoi progetti per Alchimia, Memphis e Olivetti.