Amini in mostra a Venezia con Woven Forms

Non solo una mostra, Woven Forms, ma anche un docu-film e un libro: un progetto originale presentato a Palazzo Benzon a Venezia da Amini, in collaborazione con la galleria americana R&Company, in occasione della 57esima Esposizione Internazionale d’Arte.

Un’edizione limitata di tappeti creati da artisti selezionati fra cui Wendell Castle, Hun Chung Lee, Rogan Gregory, Lluís Lleó, Dana Barnes, The Haas Brothers, Thaddeus Wolfe, Katie Stout, David Wiseman e Renate Müller, scelti per il talento che li contraddistingue nel mondo del design, per la loro voglia di sperimentare e per l’interesse dimostrato verso oggetti realizzati a mano da designer internazionali. Artisti dunque che hanno dato vita a pezzi unici e a design preziosi che portano i caratteri distintivi della propria arte, partendo ciascuno da una progettualità che ha pensato a una forma, un materiale e un processo di lavorazione in linea col proprio stile personale.

Ecco allora gioiosi animali estinti in tinte vivaci, vigorose pennellate di colore, forme geometriche per suggestivi animali, paesaggi tropicali, forme che ricordano complesse strutture di vetro, rilievi scultorei astratti, fantasie e dettagli ornamentali, fino a tappeti lavorati con la tecnica dell’intaglio o lavorati alterandone la texture con particolari tecniche di annullamento, infoltimento e intreccio.

Ogni tappeto è stato prodotto in Nepal, in uno degli stabilimenti di tessitura tra i più importanti al mondo, ed è frutto di un altissimo livello di precisione e raffinata tecnica. In Nepal i pregiati tappeti tibetani vengono tradizionalmente realizzati in lana di pecora, preziosa e abbondante risorsa, generalmente tessuti con intricati metodi di annodatura tipici della regione e tinti con materie prime locali.