Dettagli su misura

Al 122 W. Monroe Street di Chicago, nel cuore del quartiere finanziario, si ergeva, su progetto dell’ingegnere William LeBaron Jenney, uno degli edifici che ha dato il via alla tipologia del grattacielo, a fine Ottocento e che ora ospita il nuovo Kimpton Gray Hotel. Lo studio Beleco di Los Angeles firma l’interior design sviluppando tre differenti punti di vista: la storia e l’architettura dell’originario edificio per uffici, la città con le sue tradizioni e la sua cultura e la moda dei professionisti che lavorano nel centro di Chicago.

Ispirandosi ai raffinati abiti su misura di Savile Row di Londra, gli architetti scelgono tessuti sartoriali come il tweed, la flanella, la lana, il feltro e il velluto, tutti materiali classici, come classica è la texture scelta a spina di pesce e anche la combinazione dei colori nero e blu marina. Il primo e il secondo piano presentano un mix di stile Beaux Arts e Art Deco che poi diventa più contenuto ai piani superiori. Tessuti e decori bilanciano l’importante presenza del marmo Georgia Gray (da cui l’hotel prende il nome) che è stato mantenuto e restaurato dal precedente edificio, come per le finiture in marmo bianco e nero negli atri degli ascensori.

Nelle 293 camere del quarto hotel Kimpton di Chicago, la città stessa è protagonista con l’azzurro della sua bandiera, scelto per i tendaggi e per le sedie da scrivanie. Il resto della tavolozza dei colori e dei materiali è neutra per fare da giusto sfondo all’accurata scelta di opere d’arte e frasi spiritose che fanno capolino nei bagni, come il promemoria per lavarsi i denti “Relax, it’s just garlic” (Rilassati, è solo aglio) che strizza l’occhio all’origine del nome della città di Chicago che deriva dalla parola “Checagou” (aglio). Le 13 suite sono state progettate con un design simile, ma in uno spazio più grande, più di 55 mq. La suite presidenziale e la One-Bedroom Suite accolgono nell’ampio bagno un doppio lavabo e vasca con piedistalli. The Gray collabora con diversi marchi di lusso, un esempio è The Tie Bar che prevede la presenza di un mini bar in ogni camera, per offrire accessori maschili tra cui cravatte, spille e fazzoletti da taschino.

Per pranzi, cene e cocktail la scelta può variare tra tre raffinati ristoranti. Per una cena Sud Americana, Boleo è in cima dell’hotel, al 15 ° piano con una volta vetrata apribile che mostra il cielo di Chicago, sotto il quale gli ospiti possono ascoltare musica live. Per chi predilige il vintage, Vol. 39 è il curioso nome del bar nella hall, con un’ampia scelta di vini e liquori di alta gamma che si possono sorseggiare mentre si consulta una preziosa enciclopedia d’epoca, scoperta all’interno della proprietà durante i lavori di ristrutturazione. Per finire, al piano terra, Steadfast, è il ristorante innovativo firmato The Fifty/50 Group con girarrosto a legna, sala salumi e cucina a vista.

 

Developer: KHP Capital Partners
Hotel operator: Kimpton Hotels & Restaurant
Architectural design: Gensler
Interior design: Beleco
Furnishings: on design by Cheng Meng,
JLF Furnishings, Republic Furniture
Lightings: on design by Challenger, Hallmark,
iWorks, Sapphire
Bathrooms: Symmons, Toto