Il modello vincente di DDC

Com’è la situazione attuale del settore retail negli Stati Uniti?
Siamac Hakakian: Per quanto riguarda la nostra nicchia – il mercato contemporaneo europeo di fascia alta – il 2016 ha registrato una decisa crescita. E’ stato un anno eccezionale soprattutto per il nostro nuovo showroom Minotti aperto nel Miami Design District. Per avere successo in questo settore non basta semplicemente presentare nuovi prodotti. Cerchiamo invece di utilizzare la nostra esperienza e competenza per selezionare – nel mare magnum delle offerte disponibili sul mercato – quelle più innovative e funzionali. Ci aspettiamo per il 2017 un mercato ancora più competitivo in ragione di due fattori: una maggiore concorrenza dovuta alla forte economia USA rispetto alle valute estere e una riduzione della spesa per l’arredo in forza a un rallentamento del mercato immobiliari.

Il settore dell’arredamento è in crescita nell’area US?
Decisamente sì. Sono tre gli showroom di ddc Group aperti tra New York, Los Angeles e Miami e tutti questi mercati hanno registrato un cospicuo incremento negli ultimi anni. L’area che ospita la nostra sede newyorkese – un tempo unico avamposto del settore – sta subendo una grandiosa trasformazione, dovuta allo sviluppo del NoMad Design District, un quartiere nuovo e di tendenza che sta attirando moltissimi brand di punta.

Avete un canale di vendita online? L’e-commerce sta influenzando il settore arredo in America?
Al momento non disponiamo di una piattaforma e-commerce e il nostro business non ha risentito dell’attività di online retail, nonostante sia innegabile una tendenza verso questa nuova forma di commercio. Tuttavia nel nostro settore di fascia alta, la necessità di vedere e toccare fisicamente un prodotto resta perentoria per la maggior parte dei professionisti con cui operiamo, che a loro volta portano nei nostri showroom una clientela sempre più globale – riducendo le tempistiche e il processo di scelta grazie alla possibilità di visionare arredi finiti e modificarli secondo necessità. Sotto questo profilo l’e-commerce risulta ancora limitato poiché non permette di offrire un servizio personalizzato, mentre è vincente per la vendita di piccoli oggetti o accessori, prime fra tutti le luci.

Che rapporto avete con le aziende italiane?
Purtroppo a causa della grave crisi economica degli ultimi anni, migliaia di aziende hanno chiuso in Italia ma le più solide non solo sono sopravvissute ma si sono consolidate e hanno accresciuto il loro business. Siamo appena tornati dal Salone del Mobile di Milano e la sensazione percepita è stata molto positiva: siamo rimasti piacevolmente colpiti dagli investimenti fatti nelle nuove soluzioni d’interior.

Sempre più spesso i brand italiani guardano oltreoceano. Quali strategie consigliate per approcciare al meglio il mercato americano e il suo sistema di distribuzione?
I designer e le aziende che desiderano entrare nel mercato statunitense devono innanzitutto comprendere le esigenze tipiche della clientela americana e modificare le proposte d’arredo in base ad esse. Per esempio, chi ambisce a vendere letti italiani non può fare a meno di considerare le dimensioni diverse a cui sono abituati gli Americani. Sembra scontato eppure c’è voluto parecchio tempo prima che le aziende capissero l’importanza di questi aggiustamenti. Ma una volta recepiti le vendite hanno registrato crescite immediate.

Avete incluso nuovi marchi nella vostra offerta?
Certamente, siamo sempre attenti a individuare e introdurre nei nostri mercati nuovi designer e prodotti innovativi. Poniamo un’attenzione costante nell’allestimento degli showroom affinché siano sempre freschi e ricchi di novità, grazie a un’attenta scelta delle migliori proposte d’arredo, eccellenti sia per qualità che per design.

Cosa rende unica l’esperienza d’acquisto in uno dei vostri punti vendita?
L’architettura degli showroom è essa stessa concepita per conferire un grande impatto visivo; la clientela è stimolata dai percorsi tattili e visivi, realizzati grazie a vignette stilizzate che permettono di ricreare esperienze sensoriali tipiche dell’ambiente di casa. I nostri team di allestitori e disegnatori lavorano costantemente per migliorare gli spazi espositivi, creando sofisticate ambientazioni adatte ad accogliere i nuovi prodotti.

Vi occupate esclusivamente di arredamento residenziale o anche di progetti contract? Avete un team dedicato a riguardo?
Operiamo sia nel settore residenziale che in quello contract&hospitality grazie a un team estremamente preparato, capace di soddisfare le richieste dei professionisti più esigenti.

Quali sono le richieste più frequenti che ricevete dalla clientela e qual è il vostro approccio in risposta ad esse?
I nostri clienti sono alla ricerca di prodotti personalizzabili, soluzioni che comprendano una vasta scelta di opzioni. Lato nostro ci adoperiamo per proporre offerte sempre più ricche, in linea con i desiderata di privati e professionisti.

Qualche dettaglio sugli ultimi progetti? O su quelli a cui siete più affezionati?
Dai nostri showroom di NY, Miami e Los Angeles abbiamo il piacere di lavorare su progetti dislocati in tutto il mondo; tra i più recenti quelli di Andrew Sheinman per Pembrooke&Ives ad Aspen e negli Hamptons, quello di Hernan Ariaga nella Repubblica Dominicana oltre a installazioni a Singapore, Parigi, in India. Senza andare troppo lontano, il nostro partner Babak Hakakian ha recentemente ultimato il suo loft sulla 5th Avenue insieme all’architetto Eran Chen dello studio ODA: l’appartamento è interamente arredato con soluzioni ddc.

Ddc ha due store a New York e uno a Los Angeles: ricevete richieste diverse dai clienti delle rispettive aree? Le proposte d’interior cambiano a seconda dello store di riferimento?
Ogni mercato presenta bisogni e peculiarità differenti che abbiamo il dovere di conoscere a fondo. Questo si traduce in una selezione accurata dei prodotti, del modo in cui vengono presentati e distribuiti. I clienti di Los Angeles, ad esempio, richiedono campioni di pavimentazione e prediligono articoli consegnabili in tempi rapidi mentre quelli di New York preferiscono gli ordini speciali.

Sono in previsione nuove aperture?
Stiamo progettando di espanderci in un nuovo showroom a Los Angeles. Attualmente disponiamo di uno spazio di oltre 400 mq ma ne apriremo uno nuovo di quasi 2000.