Un grande prodotto da una piccola grande azienda

Il mondo dei materiali e dei grandi formati è in fermento, su quali temi ci si misura per le grandi realizzazioni?

Il saper realizzare grandi installazioni rappresenta secondo noi la chiave vincente per conquistare clienti importanti con progetti imponenti, a tutte le latitudini. Cito, per esempio, la Russia, un mercato che nonostante la crisi di cui si parla ormai da anni, ha una accentuata cultura del progetto e manda segnali di apertura nel medio e lungo periodo che vanno letti con attenzione. Il 27 marzo Laminam ha inaugurato proprio in Russia il suo terzo polo produttivo e lo fa in questo paese proprio perché lì sono molto attivi grandi contractor che hanno progetti di riqualificazione anche di infrastrutture ed edifici pubblici come scuole, strutture sportive e grattacieli. Questo è solo un piccolo esempio per dimostrare che le grandi realizzazioni si possono concretizzare nelle grandi città e relazionandosi con professionisti esperti, in grado di comprendere velocemente le qualità del materiale Laminam. Poi serve anche un po’ di audacia imprenditoriale: noi siamo partiti a commercializzare Laminam in Russia nel 2012 e due anni fa abbiamo avviato i primi approcci per la costruzione del nostro stabilimento. In Russia abbiamo un partner storico, con lui abbiamo trovato una sintonia per perseguire gli stessi obiettivi.  Le lastre di grandi dimensioni sono il presente, ma soprattutto rappresentano il futuro ed è una tendenza non solo della ceramica, il settore del vetro realizza misure ancora più grandi rispetto alle nostre.

Come prosegue la partnership con Toto per la realizzazione delle eco-lastre?

La collaborazione prosegue molto bene, il prodotto è molto adatto alle superfici esterne, il trattamento Hydrotect consente, combinandosi con la luce solare e la pioggia, di creare una difesa dallo smog. L’impianto per l’applicazione del trattamento è presso la nostra linea produttiva e, come spesso accade, quando un Paese si accorge dell’importanza della riduzione dell’inquinamento e si mette in moto, anche altri lo seguono. E la nazione che tra le prime si è resa conto dell’importanza di questo prodotto è la Polonia, paese che ha una gran quantità di edifici modernissimi, vale la pena farci una visita per rendersi conto del livello di qualità raggiunto.

Ci sono molti materiali che puntano sulla protezione delle facciate esterne. Molti nemici, molto onore?

Non è una guerra, è meglio essere in compagnia quando di opera in questo mercato. I competitors sono fondamentali, ci si guarda, ci si confronta, ci si migliora, si vende meglio. Noi facciamo grès porcellanato, composto al 100% da materie prime naturali compattate in spessori 3mm, 5mm e 12mm. Laminam ha un suo dna distintivo e riconoscibile che rappresenta anche una delle prime argomentazioni che vengono proposte per sostenere il valore del prodotto e del servizio.

Avete delle partnership con Scavolini per le cucine e Lualdi per le porte, ce ne sono altre importanti?

Desidero citare Modulnova, con cui lavoriamo da due anni e che al Salone 2017, nel proprio showroom, presenterà una novità, una cucina dove trova posto la nostra lastra Seta, che noi presenteremo a Workplace3.0 (Concept dello Stand al Salone del Mobile 2017). Le collaborazioni di Laminam sono numerose, lavoriamo con Calligaris, Tribu e Royal Botania, per nominarne solo alcune.

Due architetture, quella da esterni e quella per l’interior, più gli spazi diminuiscono più aumentano competitors: qual è il valore aggiunto di Laminam?

Il nostro è un prodotto per infinite applicazioni, dalle grandi facciate agli interni, per arrivare ai tavoli e ai top delle cucine fino alle decorazioni verticali trattando la lastra come se fosse carta da parati: il materiale Laminam può essere utilizzato in continuità declinandolo nei vari ambienti con le giuste e specifiche caratteristiche e, nonostante le grandi dimensioni, è di facile movimentazione e lavorazione.