“Hello, Robot”, design e robotica al Vitra Design Museum

Hai mai incontrato un robot? È questa la frase che decora l’ingresso del magnifico Vitra Design Musem firmato da Frank O. Gehry, a Weil an Rein, in Germana, un headline pensato per accogliere i visitatori nello spazio interno della mostra “Hello, Robot. Design between Human and Machine”.
Inaugurata il 10 febbraio scorso, con durata fino 14 maggio 2017, la mostra – prima nel suo genere – è una panoramica volta ad  analizzare l’attuale boom della robotica, che offre ai visitatori oltre 150 oggetti di design e d’arte, fra cui robot domestici, infermieristici e industriali, ma anche videogiochi, installazioni multimediali, nonché esempi cinematografici e letterari.
Durante la conferenza stampa del 10 febbraio, i curatori della mostra (frutto di una sinergica collaborazione tra diversi enti museali) – Amelie Klein ed Erika Pinner del Vitra Design Museum, Thomas Geisler e  Marlies Wirth del MAK di Vienna, infine Fredo de Smet del Design Museum di Gent – hanno spiegato come l’esposizione si avvicini al mondo robotico in quattro momenti.

Il primo riguarda l’entusiasmo per l’uomo artificiale ed è incentrato sulla cultura popolare e su come essa abbia influenzato la nostra percezione dei robot. La seconda parte si focalizza  sull’industria e il mondo del lavoro, in cui i robot continuano, ancora oggi, a essere visti come una minaccia per i lavoratori, potendoli completamente sostituire in tutte le funzioni. In questo ambito sono presentati sia robot classici dell’industria sia un’istallazione del gruppo RobotLab.
La terza parte dell’esposizione mette in luce come la nuova tecnologia robotica sia diventata parte integrante della vita quotidiana, come “assistente” nei lavori domestici o ai malati e anziani o come compagnia virtuale.
La quarta parte tratta della fusione fra uomo e robotica, che si attua quando viviamo in “edifici adattivi”, quando ci muoviamo  in una smart city o nell’impianto di sensori intelligenti.

Molto più vicina all’arte che alla robotica è invece l’installazione esterna dell’Elytra Filament Pavilion, una sorta di baldacchino creato secondo principi bionici e suggestivo esempio del crescente influsso esercitato dalla robotica sull’architettura. Il padiglione è stato realizzato da un gruppo dell’Università di Stoccarda di cui fa parte Achim Menges, già esposto al Victoria & Albert Museum di Londra.