A Kiev il trade parla italiano

Interior Mebel 2017 ha  aperto le porte solo ieri, ma possiamo dire a ragion veduta che la partenza è stato un vero e proprio decollo. In una nazione con un’economia instabile, una moneta svalutata e ancora qualche problema ai confini, il segnale lanciato dal mercato dell’arredamento è assai positivo e il Made in Italy di qualità ne è l’indiscusso protagonista.
Kiev sta all’Ucraina come Mosca e San Pietroburgo stanno alla Russia: il motore del commercio abita qui, se Kiev funziona anche la nazione ne risente positivamente.

Il trade dell’arredamento della capitale Ucraina è rappresentato nei fatti sostanzialmente da tre gruppi: Freedom (leader indiscusso con i suoi 5 showroom oltre a quello in partnership con Visionnaire), Rimini Company e Dominio.
Questi tre giganti del commercio hanno monopolizzato a Interior Mebel una significativa area espositiva firmando una grande quantità di singoli stand, personalizzati dalle collezioni delle maggiori griffe dell’interior italiano: da Cassina a Porada, da Selva ad Arketipo, da Rugiano a Poliform, per citarne solo alcune.
Questa virtuosa oligarchia del commercio dell’arredamento è ormai attrezzata anche per accogliere le richieste più complicate, quelle legate ai progetti, dove il “su misura” è una parola d’ordine, flessibilità e velocità sono competenze essenziali.

Anche le società che rappresentano le più importanti aziende italiane non stanno a guardare e si stanno attrezzando per poter rispondere alle richieste del mondo della progettazione, come ha confermato a IFDM Maxim Topchi, giovane e intraprendente Ceo di The Prime, agenzia che rappresenta in Ucraina brand come Selva, Lema e Fontanaarte.

Fin dall’apertura, un folto pubblico ha subito dato la sensazione che questa edizione 2017 di Interior Mebel possa segnare concretamente una svolta positiva, un cambio di direzione rispetto alle ultime due edizioni che, dopo il 2014, avevano ripreso lentamente ma costantemente a crescere.
Un pubblico misto, come siamo abituati a vedere nelle fiere dell’est Europa, costituito da rivenditori, importatori e distributori, agenti, privati e giovani interior designer, questi ultimi attratti dall’assai interessante programma di workshop e convegni che si tiene nell’imponente e attraente Auditorium posto al centro del padiglione espositivo.

Interior Mebel 2017 conferma un trend positivo del settore, indica i corretti percorsi da seguire per trovare i partner locali ideali e, soprattutto, dimostra come le crisi economiche – anche quelle più impegnative – nascondono (ma neanche troppo) aree di sviluppo e obiettive opportunità.