Il miglior design dell’anno? Le case per i rifugiati di Ikea

Better Shelter significa “un miglior riparo” ed è proprio questa l’idea vincente: un riparo di emergenza ma di qualità, dotato di ogni comfort. Ideate da Johan Karlsson e finanziate dalla Ikea Foundation, si tratta di casette pieghevoli, portatili, dotate di pannelli solari per essere autosufficienti dal punto di vista energetico.
Queste casette sono già state utilizzate per aiutare persone colpite da guerre e catastrofi naturali, soprattutto in zone molto fredde (sono isolanti termicamente) e in zone difficilmente raggiungibili. Delle soluzioni ‘amiche’ che hanno già aiutato parti del mondo, grazie alla collaborazione con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Le strutture sono attrezzate di tutto: porta blindata, climatizzazione, luce e caricatore per il cellulare; costano circa 1000 euro e durano tre anni.

Oltre a questo progetto, sono stati premiate anche le migliori idee per altre cinque categorie: Prodotto, Grafica, Fashion, Trasporti e DigitaleOpenSurgery vince nella categoria Digitale: è ideato dal dipartimento Design Interactions del Royal College of Art di Londra, e si tratta di un robot con stampa 3D e laser che potrebbe sostituire la figura del chirurgo e fare le operazioni a un terzo dei costi attuali.
Per la sezione Fashion vince il progetto Children vs. Fashion, una ricerca che fa luce sugli effetti di alcune immagini della moda (soprattutto relative al concetto di gender) sui bambini. Nello specifico i piccoli attori protagonisti sono gli scolari di 8 anni della scuola madrilena La Rioja School.
Per la Grafica vince il progetto (si legge Blackstar), la celebre cover di Jonathan Barnbrook per l’album Blackstar di David Bowie.
A vincere la sezione Prodotto la Space Cup, la tazza pensata per gli astronauti, che sfida la forza di gravità, per bere il caffè come sulla terra.
Infine, per i Trasporti, il casco luminoso per la bici Lumos, che integra la segnaletica luminosa. I progetti vincitori, e tutti gli altri selezionati, sono in mostra al London Design Museum fino al 19 febbraio.