Geometrie primarie per la luce di Nahoor

L’ispirazione creativa di Nahoor per la nuova collezione 2017 si è orientata verso il nitore geometrico e la severità formale mutuate dall’arte minimalista. Elementi monolitici come sfere e cubi si organizzano in strutture aperte e sequenze seriali estreme, giocate su verticalità e orizzontalità, tra peso e gravità.
Il risultato scultoreo di queste creazioni luminose è una riflessione sugli elementi costruttivi primari, dove il rapporto tra forma e materia offre nuovi spunti interpretativi.

Ecco allora Christie, una «sfera sospesa su un asse verticale che sembra definire lo spazio di luce circostante secondo un ritmo metafisico», per usare le parole del designer delle collezioni, nonché titolare del brand, William Pianta. Realizzata nella versione da tavolo, da terra e a sospensione (per questi ultimi due modelli disponibile anche a due sfere), è contraddistinta da una struttura in metallo e da una sfera in vetro di Murano a doppia finitura (trasparente e satinata), disponibile anche nelle tonalità cognac e bordeaux.
La circolarità torna in Glamorama, lampada dal «raffinato effetto psichedelico dato dalla sequenza strutturale di dischi in cromo lucido».
La lampada da tavolo Blinky opta invece per forme geometriche elementari e più rigorose (nelle due versioni da 40 e 60cm), «ispirate anche da un progetto cromatico rispondente allo stato naturale delle materie prime utilizzate». Legno di ebano in primis.

Il designer ha trasposto il medesimo concept – variazioni di forme pure e semplici – anche nel contesto outdoor: da qui nascono Clay – struttura essenziale, volumetria ridotta, in un alternarsi di pieni e vuoti – e Jasper, un’architettura luminosa per esterni, che nella versione da terra prende vita da una base in cemento.