Poliform: incontri materici

Una proposta coordinata di eleganza contemporanea. È questo è il biglietto da visita di Poliform sulla scena internazionale, in occasione degli appuntamenti espositivi che la vedono protagonista, da Milano a Shanghai, passando per Colonia. Il lifestyle del brand si muove tra ambientazioni suggestive, che raccontano la sua forte corporate identity attraverso un linguaggio internazionale. Tonalità delicate, chiaroscurali, tono su tono, con punte di colore omogenee che ritmano le stanze, contraddistinguono la tavolozza cromatica, declinata accuratamente in un gioco di combinazioni materiche.

A partire da Quid, sistema per la casa contemporanea, in cui l’ampia gamma di finiture, colori e materiali ne è la cifra progettuale. La versatilità funzionale è consentita dai numerosi elementi che ne sono alla base: contenitori a terra o sospesi, pensili, boiserie e bacheche a parete, attrezzate con ante (a ribalta, battenti, scorrevoli complanari), cassetti o mensole per creare un sistema dalle infinite possibilità compositive.
Un concept progettuale accentuato dalle numerose finiture a disposizione: si va da un’essenza olmo nero a 27 varianti di colore per il laccato opaco e 19 per il laccato lucido; dal vetro, trasparente riflettente o riflettente fumè, ai marmi per i top, levigati o lucidi; e ancora, diverse colorazioni per il cuoio che può rivestire top, mensole, cassetti e ante; per finire con profili in metallo brown nichel opaco (come gli zoccolini) o lucido.  

Le sue linee, eleganti e pulite, trovano corrispondenza perfetta con gli altri elementi della zona giorno che portano la firma dei maggiori designer internazionali: Jean-Marie Massaud ha creato il divano modulare Mondrian, che richiama indirettamente la libertà compositiva di Quid: la sua struttura  dal design essenziale è progettata per accogliere un’ampia serie di elementi accessori, dai cuscini di varie dimensioni ai braccioli e schienali disponibili anche in legno e attrezzati con mensole.
Improntata alla medesima leggerezza visiva – medesimo è l’autore – è la poltroncina Stanford, in cui un guscio in cuoio sottile si appoggia su un’esile struttura in alluminio pressofuso.
Di altra impostazione e volumi più ampi è la poltrona Marlon. Vincent Van Duysen ha combinato una scocca di seduta dall’immagina plastica ed ergonomica a una struttura in legno dal segno elementare. Il risultato è un prodotto dalla forte personalità.
I protagonisti della zona living cedono il passo all’area notte, dominata dalle grandi armadiature, come Skin e Senzafine, e dal comfort di Kelly, il letto di Emmanuel Gallina realizzato con una struttura in legno dalle linee curve e delicate e un segno grafico sinuoso nella testata.