La seduta è (in)finita

Gli spazi di grandi proporzioni che caratterizzano le architetture contemporanee di edifici pubblici o di sedi corporate hanno reso necessaria l’ideazione e lo sviluppo di sistemi di sedute adatti a contesti collettivi o pubblici come centri congressi, musei, hotel, aeroporti, uffici, biblioteche.
Ambienti nei quali è necessario creare un’identità coerente di forme e colori per l’istituzione o l’azienda, rendere gli spazi vivibili, funzionali e riconoscibili, ma anche mettere a proprio agio le persone che li frequentano. Comfort, sicurezza, privacy ed estetica diventano quindi prioritari, oltre alla semplicità di aggregazione e alla possibilità di replicare e moltiplicare le varie configurazioni fino a che lo spazio lo consenta.

Informali, modulari, ripetibili all’infinito e riconfigurabili in ‘costellazioni’ di arredi, i sistemi proposti negli ultimi anni sono stati continuamente aggiornati e perfezionati per meglio adeguarsi alle richieste di committenti, progettisti e utenti.
Come Area Radius di Lammhults, progettato da Anya Sebton come estensione del programma sedute Area proposto dall’azienda svedese già dal 2009. Ai sette moduli esistenti, con sedute singole, elementi centrali, d’angolo, di destra e sinistra, si aggiungono due set di imbottiti ricurvi, di forma concava o convessa, per creare configurazioni di arredo virtualmente infinite.
Rotonde o rettilinee, con schienale alto (133 cm) o basso (83 cm), con tavolini d’appoggio o pouf esibiscono tutte la stessa silhouette dalle linee diagonali e dal carattere grafico e informale. Il concatenamento dei moduli è reso possibile grazie a Quicklink, sistema di aggancio brevettato non direzionale che utilizza magneti integrati nella base.

Aggiornamento funzionale presentato a Orgatec 2016 anche per la serie di imbottiti Scope, design Uwe Fischer, della tedesca COR, in cui ogni elemento può essere utilizzato da solo o in combinazioni sempre diverse. È stato rivisto e semplificato il sistema di aggancio ma anche irrobustito l’elemento con tavolino e contenitore, che ora può servire da seduta con piani in finitura a polvere più resistenti all’usura. Lo schienale, con appoggio lombare integrato, può crescere in altezza, grazie a due moduli aggiuntivi (da 70 a 113 e 141 cm) disponibili in una vasta gamma colori.

Foster 512 è invece il nuovo programma modulare di sedute per luoghi pubblici presentato a Colonia da Walter Knoll, che prosegue la collaborazione con Foster + Partners. Utilizzabile come panca o come divano con schienale, nella forma ricurva o rettilinea, con o senza bracciali, è composto da un elemento di base di dimensioni variabili e contraddistinto da linee rigorose e iconiche, oltre che da una grande cura nei dettagli, dall’accostamento perfetto di verticale e orizzontale alle sottili gambe a forma di lama, alle cuciture nel rivestimento in pelle.