Fornasetti porta in scena il Don Giovanni di Mozart

Debutta questa sera al Teatro dell’Arte alla Triennale di Milano l’originale capolavoro mozartiano prodotto interamente da Fornasetti. Mai arte e design sono stati più intrinsecamente uniti in una sublimazione di intenti: sperimentare, immaginare, creare. Un deliberato atto di sostegno alla cultura e ai suoi protagonisti da parte dell’azienda milanese, firma autorevole internazionale per il design e la decorazione nel settore arredo di lusso.

La prima de Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni andrà in scena oggi, giovedì 1 dicembre e replicata Sabato sera, per poi proseguire il suo viaggio a Firenze (dal 10 al 13 gennaio 2017).

Grande merito della produzione ‘fornasettiana’ è l’aver recuperato e messo in scena l’originale opera scritta da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, che ha esordito per la prima volta a Praga il 29 ottobre 1787, rinunciando alla più tradizionale, seconda versione del Don Giovanni scritta dal compositore per il pubblico di Vienna nel 1788.
L’orchestra (30 elementi che suonano strumenti d’epoca) rispecchia l’autentica formazione mozartiana, così l’approccio della regia vede il rispetto della scrittura primigenia (fatta eccezione per l’ambientazione e l’utilizzo delle scene). Le scenografie sono state realizzate tramite l’uso dell’iconografia classica reinterpretata in chiave moderna da Fornasetti: i temi – tratti dall’archivio dell’azienda – vanno dalle carte da gioco alla stanza metafisica, ai visi emblematici di donna, ricordo costante del tema portante dell’opera.

Regia, scene, costumi, luci, musica: la collaborazione corale e l’artigianalità delle maestranze hanno trovato perfetta sinergia con Casa Fornasetti, luogo che le ha accolte durante l’ideazione e la realizzazione, nonché residenza storica di Piero e Barnaba Fornasetti in cui negli anni ’50 risiedeva anche l’Atelier.

Fornasetti non è nuova a esperienze teatrali: nel 1945 Piero firma il manifesto e il programma per “Caligola” di Albert Camus, con la regia e la scenografia di Georges Firmy (Giorgio Strehler) al Théâtre de la Comédie di Ginevra. Nel 1954, alla Scala di Milano, va in scena “Amelia al ballo” di Gian Carlo Menotti con scene e costumi di Fornasetti. Questo lavoro è stato recentemente ripreso e illustrato nel libretto “Fornasetti alla Scala” di Vittoria Crespi Morbio edito da Umberto Allemandi & C.