L’ufficio del futuro si definisce a Orgatec

“New Visions of Work” è il tema che muove l’edizione 2016 di Orgatec, che si apre oggi nella tradizionale location di Koelnmesse, a Colonia. Una cinque-giorni (che si concluderà sabato 29 Ottobre) dedicata interamente al mondo ufficio e spazio lavoro, nelle sue molteplici sfaccettature e variegate soluzioni compositive e tecnologiche.
665 aziende da 40 Paesi e un parterre espositivo con pochi eguali, creano l’ambiente ideale dove far affiorare le maggiori tendenze, non solo in termini di prodotto, ma anche e soprattutto in fatto di cultura, processo e ambiente lavorativo.

I focus su cui Orgatec si concentra, nel tracciare una linea che definisca il “working world” di oggi e di domani, abbracciano pochi concetti chiave, in primis teamwork e flessibilità: due qualità sempre più richieste per gli ambienti destinati alle professioni altamente qualificate; due qualità interconnesse ma che spesso si scontrano (i ritmi dei singoli sono differenti, così le fasi creative si alternano al lavoro riflessivo con necessità pratiche divergenti).
Soluzioni come il modulo lavoro Hub di Fantoni (che permette l’uso individuale quanto collettivo o per molteplici finalità) rispondono alla problematica; sulla stessa scia il divano minimalista Rope di Normann Copenhagen, per lounge o sale d’attesa, combinato in differenti composizioni, rivestimenti o colori.

Aspetto altrettanto rilevante, la capacità dell’ambiente di lavoro di adattarsi alla differente gamma generazionale che può ospitare; questo significa anche un’attenzione maggiore al benessere e alla salute dei lavoratori. Se le sedute sono le prime ad essere sotto i riflettori in questo campo, nuovi meccanismi contribuiscono ad ampliarne la gamma: si prenda la nuova sedia AM di Vitra, che si adatta al differente peso di chi ne usufruisce ricreando il più alto grado di comfort senza modificarne in anticipo la posizione.

L’ufficio di oggi non trascura il tema dell’acustica, generato da open space e open area dove il rumore più divenire un problema. Tra le numerose soluzioni di pannelli fonoassorbenti, si segnala Canor di Thonet, che oltre ad attutire i suoni, funge anche da parete divisoria, bacheca ed elemento contenitivo, tutto in uno. 

Ecco allora che ai working space si chiede di essere sempre più smart, più tecnologici: desktop che caricano tablet e cellulari, tende che si aprono o chiudono automaticamente a seconda della posizione del sole. Sedus presenta in esclusiva un nuovo caricatore wireless da nascondere sotto la scrivania, non solo per tablet e smartphone, ma anche per pc. O Klober, che unisce tecnologia e arredo nella nuova “climate chair” con sistema integrato di ventilazione e riscaldamento.

Gli arredi diventano così elementi innovativi dello spazio lavoro, che si apre a soluzioni sempre più originali, talvolta trasformandosi anche in creazioni artistiche (vedi le moderne architetture BuzziBlinds di BuzziSpace o i LightWall di Laurameroni), che per colori, effetti, design danno nuovo, energico impulso all’ambiente.