Kettal, 50 anni nel design

Non è un’impresa per tutti, restare cinque decadi sulla cresta dell’onda, tra i top brand internazionali dell’arredo. Una sfida che Kettal ha colto e vinto senza indugio, giungendo così a festeggiare mezzo secolo di attività. Un traguardo, questo, celebrato anche a Dubai in occasione della Design Week.
Ma qual è il segreto del successo? Mantenere una salda identità legata alle radici, alla territorialità e alla storicità dell’azienda; dimostrare una capacità innovativa costante e un’acuta sensibilità verso i cambiamenti e le esigenze del pubblico internazionale sono certamente le costanti che hanno accompagnato Kettal in questo lungo e prolifico percorso.
Ma, più semplicemente, la ricetta vincente sta nei prodotti e nella giusta filosofia produttiva che ne sta alle spalle. «Arredi timeless, funzionali, espressivi, che possono essere trasmessi di generazione in generazione – per usare le parole di Alex Alorda, vice presidente dell’azienda – Un design che segue un corretto processo, ovvero il giusto equilibrio tra creatività, metodo e valori».

Il brand ne ha fatta di strada da quando, nel 1966, Manuel Alorda ha dato avvio alla sua impresa a Bellvei (nella provincia di Tarragona, Spagna) specializzata in prodotti in alluminio: nei primi anni del 21esimo secolo Kettal ha acquistato i marchi Hugonet e Triconfort creando il Gruppo Kettal.
Oggi come allora l’alluminio è la cifra distintiva della produzione outdoor e, allo stesso modo dopo 50 anni, l’azienda ha mantenuto quel carattere familiare e originario (considerando che il design e la produzione sono interamente sviluppati nella medesima città costiera a 45km da Barcellona, a garanzia tanto della qualità che della massima customizzazione).
Ciò che si è andato a sviluppare è il rapporto con i volti internazionali del design: da Oscar Tusquets a Patricia Urquiola (che con la collezione Maia ha reinventato l’arredo outdoor), fino a Jasper Morrison, Hella Jongerius, Rodolfo Dordoni, Ronan ed Erwan Bouroullec e Doshi Levien, tra i tanti.
«Noi sviluppiamo prodotti, non trend: è essenziale quindi la loro durabilità e attualità». Questo è il campo dell’approccio innovativo, che per l’outdoor di Kettal significa «ricerca nei materiali e tipologie di produzione»: ne sono un esempio la sedia Stampa dei fratelli Bouroullec, la cui realizzazione ha richiesto sei differenti tecniche produttive, o il tessuto 3D Nido d’Ape, così i tessuti Terrain Fabrics di Levien, che riflettono le sottili sfumature dei colori nel panorama naturale.
Innovazione che rende le creazioni Kettal non solo ideali per il contesto outdoor (contract per il 60%), ma declina perfettamente la loro contestualizzazione anche negli ambienti indoor.
Su questi valori Kettal ha costruito la propria storia e attraverso essi guarda al futuro.