Da FoodInk si cucina 3D

Perfetta combinazione tra design, cibo e tecnologia. È FoodInk, il primo ristorante al mondo interamente realizzato con stampanti 3D, pietanze comprese. Inaugurato solo quest’estate, nella sua location di 8 Dray Walk nel distretto di Shoreditch, ha già fatto tendenza nel settore ristorazione e, più globalmente, nel mondo del design.
L’applicazione delle stampanti 3D nei più vari ambiti (medico, automobilistico, industriale…) è pratica già nota, ma direttamente correlata al food è una vera rivoluzione. L’idea è del duo Antony Dobrzensky e Marcio Barradas, fondatori nonché ideatori di tutti piatti sul menù. I piatti serviti – e stampati – sono una combinazione di ingredienti classici e prodotti della cucina molecolare, resa possibile grazie alla collaborazione con byFlow, inventori della prima stampante portatile 3D multi-materiale.

Un tuffo esperienziale nella gastronomia del futuro che sfocia perfino in un rivoluzionario concept di interior, dal momento che anche gli arredi, tavoli, sedie, lampade sono prodotti da stampanti 3D, e creati ad hoc per FoodInk dal pluripremiato architetto Arthur Mamou-Mani.
I commensali possono cenare con posate disegnate dall’artista polacca Iwona Lisiecka e stampate da BCN3D Technologies; o sorseggiare drink e gustare le portate grazie alle creazioni dell’azienda italiana WASP (specializzata nella stampa 3D della porcellana) che ha realizzato piatti e bicchieri.