La tecnologia Solari nel ristorante di Ducasse

Aeroporto o ristorante? È l'iconico tabellone Solari a destare un iniziale disorientamento , subito annullato alla vista dei capolavori culinari di Restaurant Champeux. A rendere unica la nuova brasserie parigina di Alain Ducasse non è solo il menu, che sempre stupisce per qualità e ricercatezza, ma anche la non convenzionale modalità con cui viene raccontato. 

Il tabellone dalle considerevoli dimensioni di 8×1,5 metri, appare un metronomo della vita del ristorante dove scorrono le portate, i vini, i piatti del giorno e i consigli dello chef. Le informazioni cambiano più volte nell’arco della giornata in funzione degli orari e dei prodotti ideati in cucina. Merito del savoir faire del brand italiano, che dal 1966 – quando il sistema di rulli è stato brevettato – affascina non solo in territorio francese, ma in tutto il mondo. Fascino che può anche entrare a far parte delle residenze private grazie alla nuova Solari lineadesign, che ha rimesso in catalogo gli iconici orologi Cifra 3 (disegnato da Gino Valle negli anni ’60) e Dator 60.

Il nome Champeux rievoca un ristorante ottocentesco che sorgeva in place de la Bourse, dove la borghesia parigina era solita viziarsi con pietanze fuori dall’ordinario, come testimonia Emile Zola nel romanzo L’Argent. Trait d'union è la qualità del menu dell’omonima brasserie di Ducasse, cambia invece la location: il ristorante trova casa sotto la tettoia del Forum des Halles, nel cuore del vivace primo arrondissement, già diventato meta fissa di Parigi.