MDFF: la progettualità al cinema

Sul palcoscenico del Salone d’OnoreTriennale di Milano – la parola è di Antonella Dedini, Silvia Robertazzi, Porzia Bergamaschi e Davide Giannella, ovvero le tre curatrici e il guest curator di Milano Design Film Festival, l’evento che mette in scena lungometraggi e documentari su architettura, arte e design dal 6 al 9 ottobre all’interno della multisala Anteo spazioCinema.

Sono state annunciate ieri, martedì 12 luglio, le novità che renderanno vivace il clima della quarta edizione del festival, che non mancherà di proporre biotopic sui professionisti dei diversi settori, approfondimenti transdisciplinari su tematiche attuali e anteprime nazionali e internazionali. Attraverso una selezione di pellicole rissunte nel titolo Filter. Spazi delle immagini in movimento, Giannella compie un’indagine sulle relazioni tra arte e orizzonte culturale con un occhio rivolto alla contemporaneità. «Coinvolgere un pubblico il più possibile diversificato è lo scopo di tutti – dichiara Giannella durante la conferenza – Ma la chiave sta nel linguaggio adoperato; le immagini in movimento sono il mezzo artistico più potente e comprensibile, con grandi potenzialità di diffusione». Da qui l’importanza dell’evento, che gode del patrocinio del Comune di Milano e si insinua nella piattaforma Expo in Città.

Il programma dettagliato verrà comunicato soltanto a ridosso dell’apertura, ma è stata garantita un numero maggiore di repliche rispetto allo scorso anno. Grazie alla versatilità che contraddistingue il progetto, Dedini e Robertazzi dichiarano: «La rete di contatti sta diventato sempre più fitta e si rivela per noi, e per tutti gli attori coinvolti, ricca di stimoli e opportunità». Si confermano i partner Bazzea, Ilva e Itlas, mentre è stata annunciata in esclusiva la collaborazione con Carmina Campus attraverso l’iniziativa sviluppata da Ilaria Venturini Fendi, che produrrà per MDFF 2016 una serie limitata di borse cucite dalle detenute di San Vittore e Bollate.

New entries anche Inge de Boer e Denise Houx, architetti olandesi che propongono nella rassegna ROOFmovies (illustrando alcune best practices internazionali legate al verde edibile nelle città), il seminario tematico ROOFtips e ROOFdinners, un laboratorio sulla realizzazione di tetti verdi intensivi. I risultati di ROOFdinners verranno presentati durante una delle molte Master Class che il festival organizza in fascia diurna, come quella relativa alla comunicazione audiovisiva per la promozione del design dove interverranno registi, film-maker, agenzie di marketing multimediale e producer.

A sottolineare la valenza formativa di Milano Design Film Festival, la partnership con diverse università. L’Accademia di Architettura di Mendrisio organizza un incontro con sei cortmetraggi che confluiranno in Filmare l’architettura, mentre la Westminster e l’RMIT University spiegheranno con un video le nuove metodologie di ricerca individuate grazie al progetto ADAPT-r Architecture, Design and Art Practice.

«L’evento si conferma come piattaforma culturale sempre attiva – specificano le curatrici Antonella Dedini e Silvia Robertazzi, fondatrici dell’azienda che ha ideato il festival, MiCue Milano Design – L’appuntamento annuale di ottobre è il momento focale dove convergono, e da cui si dipanano, le iniziative collaterali organizzate a Milano, in Italia e all’estero». Proposte del calibro di Watch&Talk con Alejandro Aravena (curatore della Biennale di Venezia) e Festival on Festival, in corso alla Triennale milanese.