Refin si trasferisce da Sottsass

Da Foro Buonaparte a via Melone: Ceramiche Refin trasloca, dalla periferia al centro del Brera District. Non una location qualunque all’interno del quartiere milanese del design, ma lo storico spazio predisposto da Ettore Sottsass negli anni novanta. Simone Testi interviene con cautela nel nuovo progetto: «Si tratta di un allestimento nell’allestimento – dichiara l’architetto – Il nuovo showroom è accolto all’interno di uno spazio che Sottsass realizzò negli anni novanta, una presenza intensa, molto colorata e di forte impatto, che ne fa un luogo sorprendente e inatteso». Si tratta di una collaborazione che trova conferma in numerose creazioni – tra cui la sede aziendale e altri ambienti espositivi – declinandosi in rappresentazioni che esprimono al meglio la versatilità del brand.

A livello progettuale, Testi preserva alcune caratteristiche originarie dell’ambiente per intervenire invece su altri aspetti, in modo da valorizzare sia i nuovi elementi sia i precedenti. La pavimentazione è rimasta pressocchè invariata, a esclusione di interventi necessari. Nella superficie della zona tecnica – adibita a esposizione dei prodotti ma anche a luogo di incontro – sono state inserite solamente due fasce in ceramica e un tappetto sotto al tavolo centrale, in modo da filtrare lo spazio contiguo. Addossato alla parete cieca più ampia, è stato introdotto un modulo contenente l’intera produzione dell’azienda, una sorta di catalogo fisico consultabile da chiunque e impreziosito dal contesto entro cui si inserisce.

La stanza centrale prevede cinque quinte autoportanti e rotanti che modificano la configurazione della sala in base alla proposta espositiva per cui si opta, espressione di massima versatilità.  Gli elementi vengono evidenziati anche da un’illumiazione unica, realizzata con travi colorate che dialogano con il soffitto pensato da Sottsass. La trave in olmo che sottolinea il tavolo di consultazione riprende l’essenza del pannello posto all’ingresso del nuovo showroom, mentre quella in mogano rischiara la parte espositiva.

L’ambiente centrale gioca su elementi ripetuti e asimmetrici, proprio come il resto dello spazio che viene delimitato all’estremita da un soppaco, ricco di collezioni per esterni. Da una parte, il soppalco si intergra con il resto della superfice, dall’altra mantiene la sua personalità autonoma, offrendo un ampio panorama sulle restanti creazioni del brand.

Caratterizzano lo store anche una boiserie perimetrale, un camino rinascimentale e un vecchio pozzo, che è stato integrato nel pavimento e protetto da un vetro. Il camino occupa totalmente una parete ed evoca intarsi marmorei secondo geometrie semplici e classiche; a nasconderlo, un corridoio di passaggio dotato di mobile guardaroba, che diventa entità autonoma dove tavolo e sedute rompono la regolarità della visione frontale.
Lo stesso mosaico ceramico a parete si ripete all’interno degli ambienti bagno, con diverse nuance ma riprendendo al stessa nicchia porta accessori e identiche lampade decorative degli specchi.