SFMOMA triplica gli spazi

Si è celebrata la nuova apertura del San Francisco Museum of Modern Art, piattaforma artistica esclusiva della West Coast per l’arte moderna e contemporanea. La consistente espansione del museo è avvenuta sotto la supervisione di Snøhetta, studio fondato da Craig Edward Dykers and Kjetil Trædal Thorsen. Il Norwegian National Opera, il Ballet di Oslo, il National September 11th Memorial Museum Pavilion presso il World Trade Center di NYC sono solo alcune delle importanti opere firmate dal duo norvegese, attualmente impegnato in numerosi progetti culturali e civili che comprendono l'ampliamento di Time Square.

Presieduta da Dykers, la cerimonia di apertura del Museum of Modern Art di San Francisco (avvenuta il 14 maggio) ha annoverato personalità del calibro della parlamentare Nancy Pelosi, del sindaco Edwin Lee e del presidente del consiglio d’amministrazione del SFMOMA Charles Schawab; opening all’insegna di performance e ingressi gratuiti – oltre 5mila – che hanno fatto da cornice alle nuove collezioni.

Con il passaggio da 6500 a 15800 mq, hanno trovato ampio spazio i capolavori della Doris and Donald Fisher Collection (quasi 260 realizzati in periodo post-bellico e contemporaneo). Ma non solo: superano quota 17mila le fotografie del Pritzker Centre for Photograhy, reso possibile da Lisa e John Pritzker; seguono le location espositive dedicate alle opere pittoriche, alle sculture, alle Media Arts, ma soprattutto al design e all’architettura. 6100 tra arredi, prodotti e illustrazioni di design hanno contribuito a rendere il museo di San Francisco un istituzione del settore.

Novità assolute sono un intero piano ad accesso gratuito con notevoli opere – impreziosito dalla monumentale scultura Sequence di Richard Serra – e la partnership con scuole per incentivare la partecipazione a giovani studenti promettenti.

La facciata dell’edificio – che incorpora la storica struttura disegnata da Mario Botta nel 1995 – impressiona il pubblico richiamando alla foschia tipica di San Francisco Bay, realizzata con oltre 700 pannelli in vetroresina rinforzati e modellati secondo forme uniche. Snøhetta interviene anche sulle scale che collegano l’atrio al secondo piano e sui sei terrazzi esterni, che ospitano diverse installazioni scultoree.