I D’Days parigini inneggiano alla R/evolution

Il dinamismo parigino sembra non fermarsi mai. Questa è la volta dei Design Days, che rendono vivace l’aria della capitale francese attraverso installazioni, manifestazioni ed eventi dislocati nelle quattro aree strategiche di Palais Royal, Bac Sait-Germain, Marais République Bastille e Pantin Ourcq. Saranno sette giorni intensi e carichi di creatività, quelli che intratterrano i visitatori dei Design Days 2016 a partire dal 30 maggio. Di anno in anno, conosce progressiva conferma la partnership con Audi Paris, che arricchisce il vasto parterre di eventi (in programma fino al 5 giugno) attraverso due novità esclusive: visite guidate gratuite e il Sound Design Party, in programma per il 4 giugno alla Gaîté Lyrique. Un’intera giornata dedicata a indagare il design del suono e il ruolo che riveste negli ambienti che ci circondano, resa stimolante dalla partecipazione di personalità di spicco nel settore audio design. Inoltre, il brand di automobili ripropone l’Audi talents award, così da individuare giovani promesse del design e dell’arte per finanziare i loro progetti.

Legati dalla tematica R/evolution, gli eventi collaterali ai Design Days parigini chiamano in causa non solo aziende internazionali, ma anche musei, gallerie e scuole di design (i cui studenti accompagnano il pubblico nelle visite guidate all’interno della città). Tra le iniziative più in vista, Luminor è un’installazione luminosa che coinvolge la fiorentina Officine Panerai in una retrospettiva sul lavoro dell’artista Daan Roosegaarde, ospitata al Musée des Arts Decoratifs. Seguono una serie di workshop nella cornice di Le Corps du Canal – in collaborazione con la collettiva Unqui Designers – dove professionisti sportivi locali esprimono desideri e necessità.

Ruolo stimolante e divertente per la progettualità all’interno di Design Fiction, dove gli oggetti contribuiscono a ricreare un mondo del “possibile”.

Preponderante è la presenza di marchi italiani, da Boffi a Poltrona Frau, da Kartell a Cappellini, passando per Calligaris, Molteni&Dada e Dedar affiancati da presenze francesi del calibro di Roche Bobois e Surface. Importante la partecipazione degli architetti di Dimore Studio, invitati a realizzare un progetto per il Musée National Eugène Delacroix, e di Poliform – che rivela l’evoluzione della partenrship con il designer francese JeanMarie Massaud nello showroom Silvera.