Il Dutch Touch in un contesto internazionale

Completato a dicembre 2015 e inaugurato al pubblico a febbraio 2016, l’Hilton Amsterdam Airport Schiphol occupa una posizione strategica in prossimità dell’ingresso principale al terminal, a cui è collegato da The Traverse, una passerella pedonale coperta che consente il passaggio diretto. L’hotel, la cui architettura è firmata dallo studio olandese Mecanoo, si presenta come la nuova icona dello Schiphol Central Business District, quartiere dedicato agli affari in cui hanno sede molte aziende internazionali.

Visibile e ben riconoscibile da lontano, la struttura dalla forma di cubo schiacciato è chiusa da un rivestimento di facciata che accosta tre tipi di pannelli, curvi, ad arco e rettilinei, per creare un disegno a mosaico irregolare caratterizzato da due diversi colori, bianco e grigio, e da linee diagonali. Il monolitico volume, così serrato verso l’esterno, in realtà nasconde all’interno uno spazio spettacolare e sorprendente, cuore pulsante dell’hotel. Un gigantesco atrio di 42 metri di altezza, chiuso da un tetto vetrato, su cui si affacciano tutti i piani che ospitano le stanze e suite per gli ospiti e le sale per conferenze e riunioni. L’immenso spazio al piano terra lasciato a open space, una sorta di piazza interna, accoglie l’ingresso, la reception, le zone lounge, il bar e il ristorante e funziona come punto nevralgico dell’albergo, luogo di incontro, sosta e lavoro. Dalle scale mobili e dalle balaustre bianche si accede nei primi due piani alle 23 sale meeting, alla sala per ricevimenti e al centro benessere con palestra, e nei successivi fino all’undicesimo piano alle 433 stanze di varie tipologie. Il bianco e le linee morbide delle balaustre creano un’atmosfera luminosa e serena, nonostante la grande altezza, e il progetto di interior design per l’open space del piano terra riesce a fare emergere una dimensione a misura d’uomo.

Se all’esterno l’hotel si afferma quindi come icona architettonica, all’interno, nel progetto di The Gallery HBA, si offre come luogo vivibile e come primo momento di approccio con la cultura e la storia olandese. Nell’atrio grandi tappeti formano delle ‘isole’ colorate, a contrasto sul pavimento dai toni sabbia, e definiscono le diverse zone e funzioni: reception, lounge, tech lounge, tavoli da lavoro, cocktail bar. I decori dei tappeti sono una rielaborazione grafica delle isole e delle vie d’acqua delle zone costiere nel sud dell’Olanda, mentre gli schermi divisori, perforati con taglio laser, riproducono la mappa della rete dei canali e contribuiscono a identificare le diverse isole. I colori dei tappeti, il blu, l’azzurro e il bianco di una palette di ispirazione marina, sono ripresi nei divani e nelle sedute.

Il Dutch Touch influenza l’intero progetto degli interni, inserendo e rielaborando nel décor icone, tradizioni, storia, geografia e arte del paese. Come il tema del pizzo e del crochet, declinato su schermi e rivestimenti a parete, o della ceramica artigianale nelle piastrelle commissionate per il Bowery Restaurant all’artista di Delft Isreal Páez, o ancora la collezione di stampe e oggetti tipicamente olandesi che ornano le stanze. E in tutto l’albergo si possono ammirare opere d’arte contemporanea, prestiti di Schiphol Group, di noti artisti olandesi come Corneille, Anton Heyboer, Armando, Ger van Elk, Jan Cremer e Rene Daniels.

L'Hilton Amsterdam Airport Schiphol è presente all'interno della collezione Contract&Hospitality – Spring/Summer Book 2016 de IFDM disponibile anche nella versione digitale.

Credits:
Ownership: Schiphol Hotel Property Company
Project management: Schiphol Real Estate/CPO
Hotel Management: Hilton Worldwide
Progetto architettonico: Mecanoo
Interior Design: The Gallery HBA
Main contractor: Ballast Nedam Bouw & Ontwikkeling
Photo credits: Hufton+Crow, Will Pryce