Foresta di luce firmata COS

L’incontro tra COS e l’estro creativo di Sou Fujimoto si concretizza in Forest of Light; promuovendo un’installazione che colpisce emotivamente il pubblico, l’azienda anima la Milano Design Week per il quinto anno consecutivo. L’architetto giapponese si è lasciato ispirare dalla collezione Primavera/Estate 2016 del fashion brand, per poi rielaborarla in uno spazio suggestivo dove la luce diventa protagonista indiscussa.

Secondo Fujimoto: «Il padiglione di COS rappresenta la più pura realizzazione del concetto di foresta, che non è statica. La luce e i visitatori interagiscono tra loro e questa sinergia crea un legame tra la moda, lo spazio e la foresta, come una forma di architettura». Fasci di luce penetrano nell’atmosfera buia come se fossero alberi astratti, pensati per entrare in contatto con lo spettatore. Una leggera coltre di nebbia, unita a pareti di specchi e motivi musicali ad hoc per l’ambiente, hanno contribuito a creare un senso di smarrimento per chiunque abbia varcato la soglia del Cinema Arti. La location si trova nel quartiere San Babila ed è stata costruita dall’architetto Mario Cereghini negli anni trenta, in una Milano stimolante dal punto di vista artistico e architettonico.

Martin Andersson, responsabile della collezione uomo di COS, ha attribuito al giapponese Sou Fujimoto il merito di aver sintetizzato coerentemente l’estetica del brand in un’installazione «Che è, allo stesso tempo, speciale nella sua semplicità e sorprendente nell’approccio». L’azienda ammira da lungo tempo il lavoro dell’architetto, che ha collaborato con enti del calibro di Serpentine Gallery, Frieze e Donald Judd Foundation attraverso la creazione di “spazi negativi”, dove i confini si dissolvono progressivamente.