Il servizio oltre al mobile: il contract apre nuove prospettive

Il settore contract sta giocando un ruolo sempre più rilevante nell’industria del mobile. La stessa parola sottolinea la tendenza ad allargare i confini più netti della pura fornitura. Il contract mette l’accento sulla responsabilità di un ordine complessivo. In questa logica, disegnare, produrre e spedire non basta. Occorre alzare lo sguardo sulla gestione complessiva di tutta una serie di servizi e di compiti che orbitano attorno al pianeta mobile: dal supporto nella progettazione degli spazi al coordinamento dei subfornitori coinvolti nella commessa, fino alla cura di aspetti burocratici e logistici. Le installazioni possono riguardare, di volta in volta, progetti e ambienti con funzioni completamente diverse: un albergo, un ospedale, una scuola, un presidio militare. L’essenziale è partecipare alla realizzazione di un’opera complessiva e unica; non solo, quindi, con la cosiddetta soluzione disegnata su misura, ma attraverso il contributo attivo e la condivisione del progetto del cliente.

Il contract è in realtà un settore trasversale al mondo dell’arredamento, perché interessa tutte le produzioni: mobili imbottiti, camere da letto, sedie, lampade, accessori per l’ufficio e per il bagno, mobili per cucine e da esterno. Come tutta l’industria del mobile, nel 2008 anche il contract ha subito le pesanti ripercussioni della crisi. Nonostante ciò, nel periodo dal 2007 al 2011, la produzione di arredamento contract ha mostrato una maggiore resilienza alla stretta creditizia e alla contrazione economica. Il contenimento della decrescita è stato consentito soprattutto dall’acquisizione di progetti a lungo termine negli anni precedenti alla crisi. Diversi fattori guidano la domanda del settore in Europa. Alla fine degli anni più difficili della crisi, si stimava che il 27% dei mobili contract fosse assorbito dal settore dell’ospitalità: alberghi, ristoranti e bar. Il 20% invece dal settore della vendita al dettaglio: le numerose fusioni avvenute negli ultimi anni fra negozi e catene commerciali hanno aumentato infatti la necessità di ristrutturazioni e restyling. Si è accorciato inoltre il ciclo di vita del concept e delle attrezzature dei negozi,che cambiano frequentemente. Un altro segmento dove cresce l’importanza delle forniture chiavi in mano è la progettazione di uffici e ambienti di lavoro, che rappresentano il 17% del mercato.

Il contract ha buone prospettive di crescita a livello internazionale. Entrare in questo settore resta però una questione complessa per i mobilifici, che devono adattare la propria produzione, le strategie commerciali e la logistica alla domanda di questo canale particolare. Tra le aziende che cercano di rafforzare l’attività in questo settore ci sono soprattutto i grandi gruppi che sono organizzati con una divisione appositamente dedicata al contract. Molte aziende piccole, invece, restano prevalentemente concentrate sulla semplice fornitura, demandando la gestione dei servizi legati alla commessa, come il progetto e la consegna, a studi di architettura o contractor.