Salone del Mobile: destinazione Shanghai

È stato annunciato oggi in conferenza stampa. Nel 2016 il Salone del Mobile triplicherà la sua presenza internazionale. Dopo Milano, ad Aprile, e Mosca, a Ottobre, la nuova tappa sarà Shanghai, dal 19 al 21 Novembre.  

Un’iniziativa che intende favorire l’ingresso delle aziende nel territorio cinese, agevolare i contatti e le opportunità di business. Verso questo scopo si è mossa FederlegnoArredo soprattutto negli ultimi due anni con iniziative mirate e attività b2b, culminanti ora con un progetto ben più ambizioso. Portare direttamente l’eccellenza italiana – attraverso un format più che consolidato quale è quello del Salone di Milano, che l’anno prossimo tocca quota 55 edizioni – a portata di mano di un mercato che assorbe da solo il 70% dell’export di arredo italiano. E intende farlo con un progetto triennale.

Tante le novità che accompagnano questa prima edizione, come ha spiegato Giovanni De Ponti, CEO Salone del Mobile.Milano. Innanzitutto, libertà nell’allestimento degli spazi espositivi (come avviene a Milano e non a Mosca); l’evento fieristico sarà su invito, tanto per la scelta degli espositori (tra le 60 e le 80 aziende), quanto per la presenza di pubblico, tale da garantire un target alto di operatori di settore. Inedita anche la scelta di affiancare al prodotto arredo, nomi del food, dell’automotive e del fashion, creando un percorso tra le eccellenze del Made in Italy a 360°. Non mancherà poi l’offerta culturale che da sempre accompagna tutte le manifestazioni del Salone: parliamo del Salone Satellite, che offrirà un palcoscenico d’eccezione ai giovani designer cinesi, e le Master Classes, dove incontrare volti rinomati del mondo del progetto per parlare di architettura e design.

Fondamentale nella realizzazione di questo progetto – come ha sottolineato il presidente FLA Roberto Snaidero – è stata la collaborazione da parte del Governo, in particolare del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e del Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, di Agenzia ICE. Partner dell’impresa sarà anche BolognaFiere, e in particolare il suo presidente Duccio Campagnoli, che vanta una decennale esperienza nel mercato.

Ma quali plus può garantire la Cina? Lo ha spiegato Marco Fortis, vice presidente Fondazione Edison. "I consumatori cinesi cercano il lusso esclusivo, l’extralusso che i piccoli – medi artigiani italiani possono ancora offrire. Vogliono i prodotti originali del Made in Italy. Il trend delle importazioni in Cina di Mobili, poi, è un trend crescente che vede l’Italia al primo posto quale partner di arredo della Cina". Il peso dell’Italia nell’import cinese nell’arredo è determinante: riveste ad esempio il 49,3% per il settore dei divani imbottiti con strutture in legno, il 63,5% per i divani rivestiti in pelle, circa il 30% nell’illuminazione, il 20% per camere e mobili (fatta eccezione per cucine e ufficio).

Le previsioni sono quindi ottimistiche: tra gennaio e settembre 2015 le aziende italiane di arredo hanno esportato il 19% in più rispetto allo scorso anno (con una stima a fine anno di 270 milioni di euro), mentre si prevede che entro il 2019 le vendite di arredo italiano in Cina cresceranno del 40%.