SaloneSatellite Moscow 2015. La poesia dietro un progetto

Come ogni anno, anche in questa undicesima edizione iSaloni WorldWide Moscow sono affiancati dal SaloneSatellite, luogo di incontro privilegiato tra imprenditori e giovani designer russi e delle ex Repubbliche sovietiche. I progetti dei partecipanti parlano di tecnologia e funzionalità, di ricerca di nuovi materiali e innovativi utilizzi, di rispetto dell’ambiente e attenzione all’uomo, di recupero della memoria storica e della voglia di creare qualcosa che esca dagli stereotipi. Questi giovani designer amano sperimentare e fare tesoro dell’esperienza di ogni processo creativo che affrontano. Ma la cosa che forse colpisce maggiormente è la loro appassionata ricerca della poesia e dell’armonia per concepire qualcosa che riesca a parlare alla nostra anima.

Ad alcuni di loro abbiamo chiesto di parlarci del loro lavoro.

Alice Minkina  – “A questo SaloneSatellite presento Sagano, una seduta con alcune parti in Bamboo. Per questo progetto utilizzo una tecnica da me messa a punto, che consiste nell’arrotolare dei fogli di bamboo tagliati in lastre sottili. Grazie alla loro flessibilità, queste lastre riescono ad assumere la forma desiderata per sedute, vasi, tavoli. Nel mio lavoro, il mio obiettivo principale è creare un design sostenibile attraverso l’utilizzo di materiali naturali”.

Daria Pavlova – “Amo lavorare con materiali sempre diversi. Ogni materiale ha infatti una peculiarità che influenza il processo creativo e permette di sperimentare di volta in volta in maniera differente. In questo ultimo periodo utilizzato molto la resina, materiale davvero affascinante, estremamente duttile e resistente, con potenzialità vastissime. Al SaloneSatellite presenterò quindi Resin, un coffee table con piano in resina, colorata con pigmenti. Sotto il piano sono posizionate circolarmente delle strisce di metallo che nel disegno ricordano gli anelli del tronco di un albero. Perché se è vero che ogni materiale è unico, il legno rimane assolutamente il mio preferito e con questo elemento decorativo ho voluto ricordarlo e rendergli omaggio”.

Elina Bilous – “Amo lavorare con il vetro, perchè mi offre possibilità illimitate per sperimentare intuizioni nuove. Il mio design parla di natura, dell’uomo, della vita, di me stessa. Il progetto che presento – la Memoria della Terra – vuole raccontare chi siamo, da dove veniamo, come ogni essere vivente sia unico e allo stesso tempo connesso con ciò che lo circonda. Attraverso questa mia ricerca intendo sottolineare come il luogo dove nasciamo e cresciamo ci influenzi e ci renda quello che siamo. Il mio scopo? Rendere le persone felici”.

Anastasia Gravilova – “Move Place è una postazione di lavoro mobile, composta prevalentemente da un tavolo ergonomico facile da spostare. Molti elementi che lo compongono hanno un doppio utilizzo che permette di poter archiviare o utilizzare ciò che occorre senza incidere sulla trasportabilità della scrivania, che all’occorrenza può letteralmente essere parcheggiata come si farebbe con una bicicletta. MovePlace consente un nuovo approccio all’organizzazione degli spazi di lavoro in modo assolutamente pratico e confortevole. Sono convinta che in futuro sempre più spesso i designer dovranno affrontare tematiche riguardanti la mobilità dei nostri ambienti abitativi, e cercare delle soluzioni innovative e di rottura che si concilino con gli spazi sempre più ridotti delle nostre case e dei nostri uffici”.

Lubimova Ekaterina – “Conti è un tavolo con il piano in rilievo, una superficie mossa che ricorda un paesaggio. L’idea di è nata dalla volontà di utilizzare negli ambienti le peculiarità benefiche delle piante d’appartamento. Ad esempio, una pianta di cactus sulla scrivania riesce ad assorbire le onde elettromagnetiche del pc. Mettere però semplicemente la pianta accanto al computer mi sembrava riduttivo. Ho iniziato a riflettere sull’ambiente dove la pianta in natura cresce e come quell’ambiente poteva essere riprodotto. Il cactus per esempio vive tra le dune nel deserto. Ho così realizzato un piano in frassino che riproducesse e sintetizzasse un tipico deserto americano, dove ogni rilievo o avvallamento avesse in realtà una sua funzione, per posizionare il computer, la lampada, il portapenne e naturalmente la pianta… Ne è nato un tavolo funzionale, che rompe gli stereotipi che vogliono solo superfici piatte e monotone per le nostre scrivanie”.

Maya Prokhorova – “Al SaloneSatellite presentiamo la sedia Helium. Questa seduta alla vista sembra di ghiaccio e naturalmente trasmette una sensazione di rigidità, ma è rivestita con un materiale tecnologico trasparente, soffice e molto gradevole al tatto che la scalda e la rende molto confortevole. Queste stimolazioni sensoriali opposte ci hanno molto affascinato, ispirandoci per la realizzazione di questo progetto”.

Rodion Zenevich – “Pogo è un meccano in feltro soffice e flessibile con le parti di assemblaggio costituite da bottoni a pressione. Il progetto è ispirato al classico Meccano in metallo, al quale ho voluto però aggiungere sofficità, tattilità e colore per renderlo più adatto all’utilizzo da parte dei bambini”.

Alexey Zhukov – “Ho chiamato il mio progetto Wirocco, che è una combinazione tra le parole Wire (fil di ferro) e Barocco. L’idea che mi ha guidato è stata proprio quella di unire due stili in un'unica definizione. Ho così realizzato un mobile che richiama nello stile il periodo Barocco, utilizzando però un materiale relativamente moderno come il fil di ferro. Trovo infatti molto interessante l’idea di mischiare stili e materiali diversi che danno vita a suggestioni nuove e inedite. Molti dicono che oggi, in questo mondo così complesso, sia già stato inventato tutto. Ecco, del mio lavoro amo questa sfida, nel cercare di realizzare qualcosa che ancora non c’è”.

Nasya Kopteva and Sasha Braulov – “Al Salone Satellite presentiamo un desktop organizer realizzato con legno di recupero. Il set comprende dieci elementi per l’organizzazione della scrivania (porta penne, porta temperini, docking station, ecc), ognuno dei quali rappresenta una struttura architettonica iconica dell’avanguardia russa. Pensiamo infatti che questo sia stato un movimento fondamentale per la nostra storia e cultura. Ed è molto importante per noi creare qualcosa dedicato alla memoria di questo straordinario periodo.