Fondazione Prada e i nuovi spazi della cultura

Dopo la sede di Venezia nel palazzo settecentesco di Ca’ Corner della Regina, la Fondazione Prada ha aperto la sua nuova sede milanese, in Largo Isarco, nella zona sud della città.  Uno spazio espositivo dedicato a mostre d’arte contemporanea e progetti di architettura, cinema e filosofia (mai sfilate), la cui peculiarità è quella di avere ambienti diversi che coabitano e interagiscono.

Il progetto, sviluppato dallo studio olandese OMA fondato da Rem Koolhaas, è caratterizzato da un’articolata configurazione architettonica che, su una superficie di oltre 19mila metri quadrati, combina tre nuove costruzioni a sette edifici preesistenti, parte dell’ex distilleria Sis risalente ai primi anni del Novecento.

Nel progetto coesistono quindi due dimensioni: l’opera di conservazione e l’ideazione di una nuova architettura che, pur rimanendo distinte, si confrontano in un processo di continua interazione.

La varietà dei nuovi spazi diventa così stimolo per un programma sperimentale in cui, pur mantenendo la loro autonomia, diversi linguaggi e discipline coesistono in un processo intellettuale in continua evoluzione.

Oltre alle mostre temporanee che occupano le differenti strutture, all’interno del complesso trova spazio anche l’Accademia dei Bambini, uno spazio aperto al dialogo tra adulti e bambini e a diverse esperienze di gioco, creatività e apprendimento.

Infine il Bar Luce, ideato dal regista americano Wes Anderson e situato nell’edificio d’entrata della nuova sede, un luogo dove sono ricreate le suggestioni di uno storico caffè milanese. E così la decorazione del soffitto e delle pareti riproducono la Galleria Vittorio Emanuele, simbolo della città, mentre gli arredi interni in formica, le sedute e il pavimento in terrazzo rendono omaggio ai vecchi ‘trani’ e al cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta.