Visionnaire. Dieci anni di design visionario

Quest’anno Visionnaire compie i suoi primi 10 anni. Come festeggerete?

Li celebreremo in fiera nel nostro stand con un’idea teatrale ad alto impatto emozionale. “Coup de théâtre” accoglie una vasta collezione disegnata con il contributo di diversi designers fortemente ispirata al Decò e alle radici storiche del brand. E poi in showroom, in Piazza Cavour a Milano, dove presentiamo una collezione di oggetti ispirati al mondo della natura disegnata dall’archistar di Hong Kong, Steve Leung.

Qual è la formula del successo di questo brand?

Una forte sensibilità all’osservazione di ciò che accade intorno a noi, combinata alla freschezza di un’idea di brand originale, che supera la qualità imprescindibile del prodotto e che vuole arrivare a una proposta di spazio arredativo a 360°, mai scontato e su misura per ognuno di noi.

Quali sono le tappe fondamentali che hanno scandito questo primo decennio?

Ogni anno è stata una sfida. Il primo anno, con la collezione ispirata al periodo Gotico, è stato senz’altro memorabile anche per la risposta immediata del mercato a livello globale. Poi il 2008, con l’apertura di Visionnaire Design Gallery nel cuore di Milano e subito dopo a Bologhna. Grazie ai sostenitori Vissionaire è oggi un Luxury Brand apprezzato in più di 50 Paesi con 18 monobrand. Con una punta di orgoglio possiamo dire che Visionnaire nel 2005 ha cambiato l'idea del design Made in Italy ampliandone i processi produttivi e gli orizzonti stilistici. Si festeggiano i 10 anni di Visionnaire ma anche i 56 anni della casa madre Ipe.

A cosa si ispira il macro tema 2015?

“Coup de théâtre” ha come matrice ispirativa il Decò e la nascita della rappresentazione scenografica degli arredi di interni nei primi anni 20 del ‘900, quando anche un tappeto, una carta da parati e un accessorio entrano da veri protagonisti negli spazi abitativi firmati da architetti o studio/laboratori di ingegnosi e raffinati decoratori quali, solo per citarne alcuni, Renee Arbus, Jacque Emile Ruhlmann, Pierre Chareau; questi signori ragionano a 360° sul duplice aspetto della funzionalità associata all'idea del decoro e della bellezza. Vogliamo portare avanti uno sguardo complessivo allo spazio arredato, che non sia unicamente progetto di più prodotti posizionati, ma che racconti uno spirito coerente dove ogni elemento è collegato agli altri attraverso un’idea di concept forte a tutto tondo. In questa occasione il nostro desiderio è stato quello di rappresentare teatralmente la vita intendendola come grande sfida animata dal desiderio di condivisione collettiva delle grandi scoperte. Abbiamo voluto collegare i pensieri positivi di quegli anni all'oggi, in un momento di rilancio del paese Italia che tanto ha dato e può dare in termini di creatività e savoir faire.

Qual è invece la cifra stilistica della collezione firmata da Steve Leung?

Ci siamo aspirati alla natura, un concept che da sempre contraddistingue il brand ed al suo duplice aspetto di forza protettiva e di delicata fragilità. Steve ha esplorato questa dualità del mondo naturale attraverso la sua sensibilità orientale: ogni oggetto come fosse unico e prezioso per sua natura ma allo stesso tempo con una forte componente di funzionalità, altrettanto necessaria in natura e nel mondo animale. Una limited edition denominata Nature's Jewel Box da scoprire in ogni suo dettaglio come si osserva la natura con gli occhi di bambino: con pura curiosità ed animo emozionato.

Parallelamente all’interior, Visionnaire ha sempre posto grande attenzione al mondo dell’arte. Quale collaborazione artistica presentate quest’anno?

"Safari Moon" è la mostra che inaugureremo durante il Salone del Mobile e che rimarrà aperta fino al 18 luglio presso la Wunderkammer Visionnaire. Safari Moon cercherà di trasmettere al visitatore la sensazione di entrare in un’altra realtà, una sorta di viaggio, un safari onirico attraverso le opere di artisti che oltre a trarre ispirazione dalle suggestioni della natura, sono i portatori di quei valori legati all’artigianalità e alla valorizzazione dei materiali cari a Visionnaire.

Guarda anche il video dell'intervista a Eleonore Cavalli